Sport fa rima con rispetto
Fai play, regole, educazione, rispetto. Da qui prende le mosse Lex Union, un progetto nato dall’idea e impegno del produttore musicale Luca Mollo (il cui nome d’arte è Lex Ollom, di qui il gioco di parole con il nome del progetto) ed è incentrato sull’analisi dei temi del Fair play in ambito sportivo, con l’obiettivo di esportarli nel tessuto sociale al fine di stimolare l’autocoscienza comportamentale dentro e fuori le attività sportive.
Il progetto intende promuovere le buone pratiche comportamentali a partire proprio dallo sport, sfruttando positivamente l’attenzione e l’enorme rilievo mediatico di cui lo sport stesso gode per fornire esempi reali e contemporanei di sportivi che, tramite i propri buoni comportamenti, possano servire da paradigma e da esempio per la collettività intera.
Solo a titolo di esempio, si pensi al caso in cui uno sportivo che commette un’infrazione devolvesse una quota in beneficenza a ristoro della violazione commessa, oppure se dichiarasse di amare gli animali o di rifiutare la violenza o, ancora, di sostenere la ricerca contro il cancro. Il rilievo mediatico di cui le sue dichiarazioni e i suoi comportamenti godono lo ergerebbe a vero e proprio portavoce di una campagna di sensibilizzazione della collettività intera all’adozione di buone pratiche che si ispirino ai principi di correttezza e solidarietà che dovrebbero sempre caratterizzare l’agire umano, specie nel contesto collettivo e sociale.
E, per contro, si pensi se un comportamento violento, o anche solo un comportamento inappropriato o inopportuno in ambito sportivo, venisse condannato e represso mediaticamente, con richiesta al suo autore di assunzione delle proprie responsabilità pubblicamente. Questo, sicuramente, servirebbe a volgere al positivo un’esperienza fortemente negativa e a far recuperare allo spettatore fiducia negli eventi sportivi, ma anche nel prossimo.
L’obiettivo del progetto è dunque molto ambizioso: promuovere e realizzare un cambiamento culturale che agisca e risvegli le coscienze troppo spesso sopite e sensibilizzi la collettività intera. Lex Union trova la sua concretezza non solo nell’enunciazione di sani principi, ma anche e soprattutto nel tradurli in agire concreto, incentivando le persone a porre in essere, nella vita di tutti i giorni, buone pratiche incentrate sul rifiuto incondizionato di ogni forma di violenza, sia essa verbale o fisica, e sul rafforzamento della fiducia nel prossimo e nel futuro.
Luca Mollo, fondatore del progetto, mette a disposizione il suo impegno e la rete di contatti sviluppata negli anni per reperire e offrire testimonianze concrete sia di personaggi sportivi, che di genitori o ragazzi che abbiano esperienze in ambito sportivo e abbiano vissuto, sulla loro pelle, determinati tipi di episodi. Il noto produttore di musica dance intende coniugare la musica, forma d’arte che, per eccellenza, è in grado di arrivare al cuore di tutti e tutte, con la sensibilizzazione sui temi della non violenza. Per farlo, propone non solo l’ascolto di testimonianze sulle buone pratiche, ma anche della musica, avvalendosi del supporto e della collaborazione di cantautori che, nelle proprie canzoni, affrontano temi che sensibilizzano l’ascoltatore alla non violenza e al rispetto delle persone.
Viviamo in un contesto sociale costellato da episodi di violenza e mancanza di rispetto, con le parole e con i fatti, che spesso vengono posti in essere in contesti mediaticamente rilevanti come lo sport e assurgono a cattivo esempio, specie per i più giovani. Lex Union punta a rafforzare l’idea di comunità intera e il senso di appartenenza a essa, in un trade union tra buoni esempi da parte degli sportivi e comportamenti edificanti praticati dal tessuto sociale in pieno spirito di collaborazione, solidarietà e fiducia verso il prossimo. E, del resto, come si usa dire: “l’unione fa la forza”…! Proverbio vecchio quanto il mondo, ma oggi più che mai vero!
Un brano supporta questo progetto.