San Siro: Milan e Inter propongono lavori fino al 2020
Il futuro di San Siro sarà sempre più targato Milan e Inter. Da una parte il Milan ha altre “gatte da pelare” che pensare al nuovo stadio: c’è da definire il passaggio di consegne (che va a rilento) tra Fininvest e una cordata di imprenditori cinesi. Dall’altra, Roberta Guaineri, neo assessore comunale allo sport, ha detto chiaro e tondo che a Milano non c’è posto per il secondo stadio di calcio.
Le due società milanesi hanno quindi proposto al comune (proprietario dell’impianto) un investimento di 28 milioni di euro in quattro anni, fino al 2020, attraverso una modifica del contratto di affitto. Milan e Inter pagano il canone al comune (nove milioni di euro all’anno) in parte con denaro e in parte con opere di riqualificazione: e hanno chiesto che queste ultime siano portate al 70% del canone complessivo, anziché l’usuale 50%. La deroga è stata peraltro già ottenuta in vista della finale di Champions League che si è disputata nel 2016: ora riguarderebbe anche gli anni a venire.
Oltre alla manutenzione, Milan e Inter sarebbero intenzionate a migliorare l’ospitalità. Servizi maggiori, esclusivi, per un numero superiore di persone. Come le salette riservate da cui guardare comodamente la partita, che le due società vorrebbero creare anche nei primi anelli blu e verde.
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