La Locanda Alla Mano festeggia i suoi primi dieci anni
Compie 10 anni la “Locanda alla Mano”, il ristorante gestito con i ragazzi con disabilità nel cuore del Parco Sempione di Milano, nato per aiutare giovani speciali a superare le proprie difficoltà e a entrare nel mondo del lavoro con entusiasmo autonomia e dignità.
Aperta nel 2013, la Locanda è un’iniziativa di Cooperativa Conté patrocinata dall’Assessorato alle Politiche Sociali di Milano e sostenuta da Repower: un progetto di integrazione, realizzato nell’ambito di una reale attività commerciale, dove imparare sul campo e iniziare a costruire un bagaglio di esperienze utile anche in altri contesti lavorativi. Locanda alla Mano vuole essere un punto di incontro, di aggregazione e rigenerazione, un luogo di ristoro speciale in cui si fondono valore umano e qualità del cibo, servito in un ambiente accogliente dal design ricercato curato dallo studio Rota.
L’ambiente informale e immerso nella bellezza del Parco Sempione concilia buona cucina e solidarietà, proponendo un esempio di “buona prassi” per garantire la possibilità di uno sbocco professionale a persone con disabilità, affinché possano inserirsi in un contesto sociale che li renda parte attiva. Sin dalla progettazione iniziale, ma anche nella sua evoluzione strutturale, la Locanda ha voluto rispettare e ulteriormente valorizzare questo contesto, nel concept, nel design complessivo e nella scelta dei materiali. Tutti aspetti valutati positivamente dalla Soprintendenza che ha infatti concesso il suo benestare.
Aperta sei giorni su sette, con orario continuato dalla mattina alla prima serata, la Locanda coinvolge i ragazzi in un’attività lavorativa professionalizzante e regolarmente remunerata, che prevede anche un fitto programma di eventi che spaziano da sempre tra generi di musica e performance diverse.
I valori che guidano la Locanda hanno portato questo progetto ben al di là della mission iniziale. Se la capacità di evolvere positivamente rappresenta il fattore di successo dell’esperienza di impresa sociale, questo tipo di know-how non è fatto per essere protetto ma diffuso e replicato, favorendone la condivisione con altre organizzazioni che negli anni si sono cimentate in un percorso anche solo parzialmente analogo. La testimonianza è stata in diversi casi molto efficace: dal “business case” de La Locanda alla Mano sono nate sia altre realtà analoghe sia soggetti di business più strutturati che hanno fatto propria, ciascuno con le proprie specificità, questa visione.