Ivrea, città ideale di Olivetti, diventa patrimonio Unesco
Ivrea diventa Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Città ideale della rivoluzione industriale del XX secolo, è il 54mo sito italiano a ricevere questo riconoscimento. Lo ha annunciato il Comitato del Patrimonio Mondiale riunitosi in questi giorni a Manama in Bahrain.
“Un riconoscimento – ha commentato Alberto Bonisoli, ministro dei Beni e delle attività culturali – che va a una concezione umanistica del lavoro propria di Adriano Olivetti, nata e sviluppata dal movimento Comunità (corrente culturale, che poi divenne partito politico, fondata proprio da Adriano Olivetti) e qui pienamente portata a compimento, in cui il benessere economico, sociale e culturale dei collaboratori è considerato parte integrante del processo produttivo”.
La candidatura di Ivrea era stata presentata all’Unesco nel gennaio 2017 da parte del Comune e della Fondazione Antonio Olivetti con la Fondazione Guelpa, la Regione, la Città Metropolitana e il Comune di Banchette. Il processo di valutazione da parte degli organismi consultivi dell’organizzazione delle Nazioni Unite è durato un anno e mezzo e nelle ultime ore è arrivato il felice responso.
Fondata nel 1908 da Camillo Olivetti, la città industriale di Ivrea ebbe la maggior parte dello sviluppo nel periodo degli anni ’30 e ’60 sotto la direzione di Adriano Olivetti, quando l’omonima azienda produceva macchine da scrivere, calcolatrici meccaniche e computer.