Idee, progetti, nuovi stili di vita: “Il Grande Trasloco”, iniziative ed incontri online
Lo hanno chiamato “Il Grande Trasloco” ed è un progetto di narrazione collettiva per dare una nuova lettura della realtà in cui viviamo, condividere idee e strumenti e “traslocare” nel futuro che vogliamo costruire, come Pianeta e comunità. Organizzato da Fa’ la cosa giusta! e Terre di mezzo Editore, in forma di romanzo-evento online, è un racconto a più voci per introdurre in un “mondo che sa far nascere idee, progettualità e nuovi stili di vita”.
“Che cosa dobbiamo portare con noi e che cosa dobbiamo abbandonare?”. È questo il filo rosso degli incontri live, approfondimenti e laboratori che compongono via via il romanzo. Un calendario di appuntamenti settimanali, da marzo a ottobre 2021, sul sito ilgrandetrasloco.it, il mercoledì alle 18, arricchito da contenuti originali – video, illustrazioni e call – rivolti al pubblico.
Nutrire è il primo capitolo, perché il cibo è diritto fondamentale, ma anche un atto rivoluzionario, capace di cambiare il mondo. Secondo le proiezioni demografiche delle Nazioni Unite, nel 2050 gli esseri umani sulle Terra saranno 9,7 miliardi: sfamare tutti in modo sano e giusto richiede grandi sforzi. Ricercatori di svariate discipline, dalla medicina alla cosmologia, dalla biologia marina alla meteorologia, hanno iniziato a lavorare per immaginare nuovi orizzonti del cibo.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Il terzo appuntamento del primo capitolo “Nutrire”, affronterà proprio il tema del cibo del futuro, mercoledì 24 marzo alle ore 18, insieme alla giornalista scientifica e scrittrice Agnese Codignola, in diretta su ilgrandetrasloco.it
Mercoledì 31 marzo si parlerà di come affrontare il problema della povertà alimentare, con Roberto Sensi, responsabile Programma Povertà Alimentare di ActionAid Italia e Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana.
Mercoledì 7 aprile, invece, insieme allo chef Juri Chiotti, si affronterà il tema della ristorazione di domani, radicata nel territorio, rafforzata dal valore delle relazioni e dai prodotti locali di qualità, per capire come dovrà necessariamente cambiare uno dei settori più colpiti dalla pandemia.