Libri, Nicolai Lilin: “Putin, l’ultimo zar” (Piemme)
Santificato o detestato, Putin è comunque oggetto di un culto della personalità che non ha eguali nel mondo contemporaneo
Con il suo stile potente e inconfondibile, Nicolai Lilin ricostruisce la vita sorprendente e la folgorante ascesa politica di Vladimir Putin, da una misera casa popolare nel quartiere criminale di Leningrado alla poltrona presidenziale del Cremlino.
Come in un romanzo, racconta le origini del futuro zar, ne descrive le trasformazioni e ne indaga soprattutto l’animo. Dalla strada, che gli ha insegnato a essere spietato e ambizioso, al KGB. Dagli anni di Eltzin fino al Cremlino. E ancora il conflitto ceceno, la nuova aggressiva politica estera, fino ad arrivare alla gestione della pandemia di Covid, cui questa edizione dedica un inedito, illuminante capitolo di approfondimento.
“PUTIN“
L’ultimo Zar
Di Nicolai Lilin
Piemme
208 pagine
17,50 euro
L’AUTORE
Nicolai Lilin è uno scrittore russo, di origini siberiane, nato nel 1980 a Bender, in Transnistria (oggi Repubblica Moldava, ma all’epoca facente parte dell’Unione Sovietica). Lilin è il suo pseudonimo, scelto in omaggio alla madre, Lilia. Il suo vero nome, così come riportato all’anagrafe italiana, è Nicolai Verjbitkii. Nel 2003, avendo studiato per tanti anni i tatuaggi della tradizione criminale siberiana e imparato le tecniche e i codici complessi che li regolano, si è trasferito in provincia di Cuneo, dove ha fatto il tatuatore. Dal 2010 vive e lavora a Milano. Con Einaudi ha pubblicato tutti i suoi romanzi: Educazione siberiana (2009), tradotto in diciassette Paesi, Caduta libera del 2010, Il respiro del buio e Storie sulla pelle, entrambi usciti nel 2012, Il serpente di Dio (2014), Spy story love story (2016) e Il marchio ribelle (2018). Del 2015 è anche il libro fotografico Un tappeto di boschi selvaggi. Il mondo in un cuore siberiano, pubblicato da Rizzoli. Nel 2013, Gabriele Salvatores ha tratto un film dal romanzo Educazione siberiana, prodotto da Cattleya con Rai Cinema e interpretato da John Malkovich.