Storie di auto. Auto storiche, auto di famiglia, auto che diventano scelta di vita e di cambiamento.
Storie di auto. Auto storiche, auto di famiglia, auto che diventano scelta di vita e di cambiamento.
Partiamo da Omar Conti. 25 anni, marchigiano, una vita divisa tra la musica e la passione per il suo Maggiolone Volkswagen del 1973, ribattezzato Lino, più un compagno d’avventure che un mezzo di trasporto. L’amore per i veicoli d’epoca fa un tutt’uno con la vita on the road, iniziata da piccolo con i primi viaggi a bordo del camper dei genitori. Poi gli studi a Torino in Transformation design, l’acquisto del Maggiolone, e il sogno di libertà. La scelta, quasi la necessità, di mettere a frutto i suoi studi trasformando Lino in un camper per vivere a contatto con la natura e con la musica. Per il portapacchi ha modificato quello di una 500, e contiene il violoncello e il pianoforte. L’interno dell’auto è utilizzabile sia come zona giorno che come zona notte, ottenute rimuovendo i sedili posteriori, sostituiti da una panca e degli armadietti, dove riporre vestiti, utensili da cucina, fornelli e un tavolino estraibile. I finestrini possono essere coperti, dall’interno, con delle tende scorrevoli. Il tutto conforme alle norme di omologazione.
Altra vita, altra storia. Quella di Yasmine Khelifi e Sebastian Carrozza. Lei insegnante, lui metalmeccanico. Da 5 anni stanno insieme e a bordo di una Renault R4 hanno fato il primo viaggio in Grecia, per poi passare per Portogallo e Albania. Comprata a Valencia, la R4 è stata modificata per riuscire a muoversi agevolmente su lunghe tratte. Prima i tavolini, le sedie, poi la tenda da tetto e i pannelli solari che alimentano fornelli e doccia. Ogni scelta rispetta le normative di omologazione e anche l’ambiente. Nel bagagliaio, infatti, c’è una bombola di gpl, per ridurre il più possibile l’impatto ambientale.
Yasmine e Sebastian con l’inizio della pandemia hanno fatto un passo in più. Nell’estate 2020, per dare supporto alla loro città d’origine, Bergamo, duramente colpita dal Covid, hanno deciso quindi di fare un viaggio di beneficenza attivando anche un IBAN per raccogliere fondi per i cittadini in difficoltà. Un viaggio di cinquemila chilometri per i Tourbolenti (così si chiamano anche su Instagram, mentre mettono in cantiere il Mongol Rally 2022. Venticinquemila chilometri fino in Siberia, un’avventura che coinvolge ogni anno guidatori d’auto d’epoca da tutta Europa e che parte dal Regno Unito e Repubblica Ceca, con la destinazione da raggiungere entro tre mesi. Non solo una competizione ma una gara di beneficenza, con il ricavato destinato una Onlus che si occupa di offrire istruzione a bambini in situazioni di disagio.
Il sito internet di Yasmine e Sebastian: https://www.tourbolentoinr4.it/