Dopo Android, i giochi di Netflix arrivano su iOS
Videogiochi? Eccoli, anche su Netflix: basta scorrere l’app per smartphone e andare nella sezione dedicata, Netflix Games. Al suo interno 5 giochi di cui due legati alla saga di Stranger Things. Unica condizione: a causa delle regole degli store digitali di Google e di Apple, non si possano scaricare e giocare direttamente dalla piattaforma di serie tv e film. Premendo su Ottieni gioco si viene invece indirizzati sul corrispondente store, da cui scaricare quel singolo titolo come applicazione autonoma. In un secondo momento il gioco si potrà ovviamente fare partire anche dall’interno dell’app di Netflix, ma si potrà avviare anche in autonomia.
I titoli al momento disponibili sono Stranger Things: 1984 (sviluppato da BonusXP), Stranger Things 3: The Game (BonusXP), Shooting Hoops (Frosty Pop), Card Blast (Amuzo & Rogue Games) e Teeter (Up) (Frosty Pop). I primi due, in pieno stile anni Ottanta, sono legati alla celebre serie tv. Gli altri sono giochi di fantasia o abilità: nel caso di Teeter (Up) occorre far entrare una pallina in un buco inclinando progressivamente la piattaforma su cui è poggiata. E senza poterla abbassare, ma procedendo solo verso l’alto. Molto difficile e divertente nella sua assoluta semplicità che ricorda alcuni giochi d’infanzia. L’altro, Shooting Hoops, sembra invece un po’ più caotico e ci si stanca immediatamente di provare a fare canestro con una palla da basket legata a un fucile spara freccette.
Netflix ha spiegato che l’intenzione è di creare una libreria di giochi che offra qualcosa per tutti. Insomma: questi 5 titoli sono probabilmente solo il primo mattoncino di una sezione destinata ad arricchirsi sempre di più. Nei giochi non ci sono interruzioni o pubblicità né acquisti in-app per poter avanzare ai livelli successivi. In più, non sono disponibili nei profili Netflix per i bambini.
Ma quanto vale il mercato del gaming? In Italia ne vale 1,7, secondo il Deloitte Digital Consumer Trends 2020. Poco, se confrontato ai 42,4 miliardi della Cina, ma comunque una fetta importante e in costante crescita. Secondo il rapporto di Deloitte, durante il primo lockdown il 24% dei giocatori ha scelto di trascorrere il tempo con i giochi sul telefono, contro la media europea del 16%. Prova che non escludono quelli più evoluti per console come Xbox o PlayStation 5, e anzi toccano probabilmente target differenti, oltre a trovare una convergenza con le piattaforme citate in precedenza, che ormai consentono di giocare quasi ovunque.
Passare un po’ di tempo senza impegno: questo sembra essere il motivo principale per cui nel nostro Paese una persona su 3 (di nuovo, sopra la media europea) trascorre tempo sui giochi pensati innanzitutto per gli smartphone. Un successo che è probabilmente legato alla nostra storica e consolidata febbre da smartphone e che premia non tanto i titoli più complessi come Fortnite, d’altronde giocabile un po’ ovunque, ma i puzzle, al 25% delle preferenze, seguiti dai tradizionali giochi di carte (al 20%), giochi da tavolo o word games (14%) e simulazione (10%). Netflix cerca di porsi un po’ a cavallo fra questi trend e al contempo prova a proporne di nuovi, tentando di cavalcare il potere evocativo dei successi planetari della sua piattaforma.
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