“Max3min” i cento film supercorti
In tre minuti si può raccontare una storia, e anche molto altro. Oppure no? La sfida l’hanno raccolta i registi che hanno inviato i loro short film a Max3Min, il nuovo festival di cortometraggi rigidamente sotto i tre minuti. Un festival con base a Milano, ma aperto al mondo: in streaming gratuito worldwide da oggi al 21 marzo sulla piattaforma appositamente creata ( www. max3min. com), ha una formula studiata perché possa essere visto facilmente a ogni fuso orario.
Vite recluse in pandemia e storie fantastiche a cartoni animati, documentari brevissimi girati in ex territori di guerra e minicommedie, e ancora manifesti per i diritti civili e sperimentazioni estetiche. I cento corti, selezionati dai curatori sui 2700 arrivati da 97 Paesi, sono divisi in gruppi di dieci e trasmessi in loop per 24 ore ciascuno per un giorno della rassegna, ideata dalla scenografa italoargentina Martina Schmied. I cortometraggi sono una forma aperta, possono arrivare a mezz’ora. Qui invece il limite è preciso, tre minuti: una forma molto breve che oggi fa saltare tante categorie, perché può essere cinema, ma anche pubblicità, videoclip, arte digitale, video per il web.
Specchio dei tempi sono i film in concorso, giudicati da una giuria internazionale. Molti dei registi arrivano da scuole di cinema. Tra loro, anche i milanesi: diplomata alla Naba, Ludovica De Feo in Eggshell traduce in immagini da videoarte il dolore di una ragazza; Valentina Landenna, studi a Brera, gira al confine tra Serbia e Albania il documentario Grua; uscito dalla Civica, Antonino Valvo si lancia invece nel mockumentary con Who Is the Superhero?, falso documentario sui supereroi. Tra i temi, centrale la pandemia. Anche con ironia: The New World dei cinesi Hong Ning e Zhao Xiaofeng è un’esilarante rielaborazione dei passatempi ” da remoto” che il lockdown ha scatenato, dallo yoga in streaming agli aperitivi su Zoom, mentre in Carmen at the Parlour Opera House di Gérome Barry un parigino in quarantena va all’Opera nel salotto di casa. Il Covid diventa anche animazione — tecnica che ama il corto, dei cento film in concorso il 30% sono cartoni animati — come in Mad Mask-Fury Roll del pluripremiato francese Stéphane Berla, parodia del cult di George Miller con un inseguimento mozzafiato tra virus e mascherina.