Linate, il city airport di Milano diventa digitale
Tecnologie touchless, tac per i bagagli, face boarding (riconoscimento facciale): lo scalo cittadinodi Milano Linate si adegua ai tempi e alle difficoltà anti Covid con sistemi high tech e digitali che dovrebbero rendere più sicura la fase di imbardi di milioni di passeggeri. Con questi sistemi, dall’arrivo in aeroporto all’accesso al Gate d’imbarco si impiegheranno solo 15 minuti.
Nei 90 giorni di chiusura di un anno fa l’aeroporto aveva rifatto il manto della pista di decollo e di atterraggio e di quella di rullaggio, un intervento obbligatorio che tutti gli scali devono compiere ogni 15/20 anni. Ma non si è limitato a ciò: si è dato un nuovo volto all’intera aerostazione, dotandola di nuovi e innovativi sistemi tecnologici e digitali. Vediamo quali.
Face boarding
Un totem posizionato davanti ai check-in farà lo screening facciale del passeggero, che, da quel momento in poi, non dovrà più esibire alcun documento d’identità e neppure la carta d’imbarco, né cartacea né digitale. Bisognerà una volta sola scannerizzare il proprio passaporto e digitare i dati del proprio volo e tutto verrà registrato per le fasi successive della procedura d’imbarco. Basterà passare davanti alle telecamere al check-in, al controllo bagagli, al gate e a tutti i check point senza doversi ogni volta fermare. I viaggiatori possono scegliere liberamente se utilizzare o meno il nuovo sistema e avranno sempre la possibilità di effettuare i controlli in modo tradizionale.
Tac ai bagagli
Al controllo bagagli non più una semplice scansione ai raggi X delle valige ma una vera e propria Tac. La macchina sarà in grado quindi di andare in profondità del contenuto del bagaglio grazie alle immagini 3D ad alta risoluzione e di scovare qualsiasi oggetto sospetto. Non sarà così più necessario estrarre i liquidi, le creme, i computer o i tablet come viene richiesto oggi nella maggior parte degli aeroporti.
Poltrone in rame nella sale d’attesa
Sempre in ottica anti-Covid, la SEA, la società che gestisce gli scali milanesi, sta realizzando un progetto pilota in collaborazione con KME per utilizzare prodotti saCup, una linea di rivestimenti in rame, noto per le sue proprietà antivirali e antibatteriche. Secondo l’Istituto di Virologia dell’Università di Pisa in 60 minuti la carica virale del virus Sars Cov-2 viene neutralizzata al 100% e in soli dieci minuti viene già abbattuta del 90%. Tutte le superfici a maggior contatto dei passeggeri, dai corrimano alle maniglie dei carrelli porta bagagli, dalle poltrone nelle sale d’attesa ai sostegni a bordo dei Cobus, saranno dunque rivestiti in rame.
Il city airport di Milano diventa così lo scalo più high tech d’Italia. Dal momento in cui si varcano le porte scorrevoli dell’aeroporto a quando si raggiunge l’area dei Gate si impiegano pochi minuti, specie se si viaggia con il solo bagaglio a mano e si sarà un minimo tecnologici.